Luglio 2015
10 del mattino arrivo a Tivoli
10.30 entrata nel parco
31 gradi temperatura dell’aria
38 gradi quelli previsti in giornata
2 bottigliette d’acqua nello zaino
120 metri di dislivello GIU’ per il dirupo
120 metri di dislivello SU per il dirupo
10 minuti prima di rendermene conto (il bosco è molto fitto)
30 secondi per rendermi conto che l’acqua non mi basterà.
1 ora e 30 min necessari per tutto il percoso (così dice la guida)
2 secondi per rendermi conto che non mi basteranno.
5 sentieri laterali che scendono nelle grotte
150 al minuto il mio battito cardiaco dopo la seconda grotta
15 minuti sulla panchina distrutta ( la sottoscritta non la panchina)
2 litri di sudore giù per la schiena
1 litro di scarto con quello che ho bevuto
1 gola detta dell’inferno ( ma va?! )
1 cascata
120 metri il suo salto
10 minuti a fissarla capendo come si sentì Robert De Niro in Mission
2 secondi per essere sicura che alla fine mi sentirò come lui
XVI il Gregorio che riempì il parco di innumerevoli piante sempreverdi
100% il tasso di umidità
0 differenze tra qui e l’Amazzonia
5 volte tentata di suonare il campanello SOS
5 volte tentata di lanciare lo zaino nel fiume
5 volte tentata di lanciarmi io nel fiume
1 cascata, 1 domus romana e 1 tempio romano che valevano la fatica.
🙂 🙂
La storia dell’impetuoso Aniene

Salto o non salto?