
Marguerite Yourcenar ( 1903-1987 ) Foto Wikipedia
Marguerite iniziò a scrivere il suo capolavoro nel 1924 per poi abbandonarlo e riprenderlo più volte fino ad arrivare alla sua pubblicazione nel 1951. Un libro che l’ha “inseguita” per 25 anni e che mai l’ha abbandonata. Il ritrovamento casuale di alcuni appunti nel 1948 in un baule proveniente dalla Svizzera paese che aveva lasciato dieci anni prima, la portò a riprendere la penna in mano e a finire il libro…
Qui trovate allegate ad ogni foto fatte nei miei viaggi, frasi di questo meraviglioso libro. Buona Lettura!
[Ritrovata in un volume della corrispondenza di Flaubert, molto letto, molto sottolineato verso il 1927 la frase indimenticabile: “Quando gli dèi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo.” Avrei trascorso una grande parte della mia vita a cercar di definire, e poi descrivere, quest’uomo solo e, d’altro canto, legato a tutto. Memorie di Adriano. Seguite da Taccuini di appunti ]
CARO MARCO…

Marco Aurelio giovane, II sec d.C Musei Capitolini- Roma
“Caro Marco….sono giunto a quell’età in cui la vita, è per ogni uomo, una sconfitta accettata. Dire che ho i giorni contati non significa nulla; è stato sempre così: è così per noi tutti.”
ME STESSO….

Adriano, busto II sec d.C , Museo Archeologico, Napoli
“Me stesso: questo individuo in compagnia del quale mi toccherà vivere fino all’ultimo giorno”
ANTINOO…

Antinoo, II sec d.C Galleria degli Uffizi, Firenze
“Nelle ore d’insonnia, percorrevo i corridoi della Villa , erravo di sala in sala, a volte importunavo un artigiano intento a mettere a posto un mosaico;…Facevo schermo con la mano alla fiamma della mia lampada; sfioravo con un dito quel petto di pietra”.
IL SONNO…

Hypnos, da Villa Adriana, Palazzo Massimo, Roma
“Ma qui mi interessa quel particolare mistero del sonno, goduto per sè stesso, quel tuffo inevitabile nel quale l’uomo, ignudo, solo, inerme, s’avventura ogni sera in un oceano, nel quale ogni cosa muta…quelle coperte in disordine,testimonianze quasi turpi dei nostri incontri con il nulla, prove che ogni notte non siamo già più…”
L’AMANTE…

Giovane donna. Villa Adriana II sec d.C Palazzo Massimo, Roma
“Distesa sul dorso, appoggiando su di me la piccola testa altera, mi parlava dei suoi amori con mirabile inverecondia. Amavo in lei il furore e il distacco nel piacere, i gusti raffinati, la smania di tormentarsi l’anima. Sapevo che aveva dozzine di amanti; ne perdeva il conto; io non ero che una comparsa che non esigeva la fedeltà..”
L’AMORE…

Hermes del Canopo, Villa Adriana-Tivoli
“Di tutti i giochi umani, quello d’amore è l’unico che minaccia costantemente di sconvolgere la nostra anima, ed è anche l’unico in cui il giocatore deve abbandonarsi all’estasi del corpo..inchiodato al corpo amato come uno schiavo alla sua croce.”
TRAIANO…

Traiano, I sec d.C Galleria degli Uffizi, Firenze
“L’imperatore stremato era andato a sedersi sulla ghiaia, a contemplare le torbide acque del Golfo Persico…per la prima volta fu sopraffatto dall’immensità del mondo, dal terrore della vecchiaia, da quello dei limiti che ci rinserrano tutti. Grosse lacrime rigarono il volto di quell’uomo che si credeva incapace di piangere. L’imperatore che aveva portato le aquile romane su lidi inesplorati fino a quel giorno, comprese che non si sarebbe imbarcato mai sul quel mare..Tutte le volte che il destino mi ha detto no, ho ricordato quelle lacrime versate una sera, su una sponda lontana, da un vecchio che forse per la prima volta guardava in faccia la sua vita..”
PLOTINA…

Plotina, II sec d.C Musei Vaticani
“Conoscevo l’imperatrice da quasi vent’anni. Appartenevamo allo stesso ambiente, avevamo più o meno la stessa età. L’avevo vista vivere senza scomporsi un’esistenza fatta di costrizioni quasi quanto la mia e più spoglia di avvenire…la sua morte modificava ben poco quell’intimità che da anni faceva a meno della presenza..”
BAIA…

Porticato della Villa Imperiale, Terme di Baia
“M’hanno portato a Baia; con questo caldo di Luglio, il tragitto è stato penoso, ma in riva al mare respiro meglio. L’onda manda sulla riva il suo mormorio, fruscio di seta e carezza; godo ancora le lunghe sere rosate. Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t’appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più… Cerchiamo d’entrare nella morte ad occhi aperti…”
L’EGITTO…

Maya e Merit, XVIII dinastia, regni di Tutankhamon e Horemheb, Museo Archeologico Bologna
“…Ero tediato a morte da quelle figure colossali di re tutte uguali, seduti l’uno accanto all’altro, i piedi lunghi e piatti posati come oggetti; da quei blocchi inerti nei quali nulla è presente di quel che per noi è la vita, nè il dolore, nè la voluttà, nè il moto che libera le membra, nè il pensiero che organizza il mondo intorno a una testa reclina.”
IL LEONE...

Dettaglio mosaico, Casa del Fauno, Pompei
“Improvvisamente tra un fruscio di canne calpestate, apparve la belva regale, volse verso di noi il suo terribile, magnifico muso, uno degli aspetti più divini del pericolo.”
LA FELICITA’…

Danzatrice di Tivoli, II sec d.C, Palazzo Massimo, Roma
“Qualsiasi felicità è un capolavoro: il minimo errore la falsa, la minima esitazione la incrina, la minima grossolanità la deturpa, la minima insulsaggine la degrada.”
IL PANTHEON…

Il Pantheon,Roma
“Avevo voluto che quel santuario di tutti gli dèi riproducesse la forma della terra e della sfera stellare, della Terra dove si racchiudono le sementi del fuoco eterno, della sfera cava che tutto contiene”
LA GRECIA…

Tempio di Poseidone, Capo Sounion, Atene, Grecia
“L’impero l’ho governato in latino; in latino sarà inciso il mio epitaffio, sulle mura del mio mausoleo in riva al Tevere; ma in greco ho pensato, in greco ho vissuto.”
L’ASSENZA…

Ermafrodito dormiente II sec d.C Palazzo Massimo, Roma
“Non mi è mai piaciuto guardare le persone che amavo mentre dormivano: si riposavano di me, lo so bene; mi sfuggivano anche.”
IL VIAGGIO…

Decumano Maximus , Vulci
“Sono pochi gli uomini che amano viaggiare a lungo; è una frattura continua di tutte le abitudini, una smentita inflitta incessantemente a tutti i pregiudizi. Ma io facevo di tutto per non aver alcun pregiudizio, e pochissime abitudini.”
IL CAVALLO…

Cavallo di San Marco-Venezia
“Tra Boristene e me i rapporti erano di una precisione matematica: obbediva a me come al suo cervello, non come al padrone. Ho mai ottenuto altrettanto da un uomo?”
LA RESISTENZA…

PORTA NORD – Antica città di Cosa IV sec a.C
“Vidi uscire uno ad uno gli ultimi difensori della fortezza, smunti, laceri, orrendi e tuttavia magnifici come tutto ciò che è indomabile”.
I LIBRI…

BIBLIOTECA CAPITOLARE – Verona
“Il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su sè stessi: la mia prima patria sono stati i libri.”
Memorie di Adriano. Seguite da Taccuini di appunti
Adoro questo libro, ci ritorno periodicamente ed è sempre una nuova scoperta! Bel post complimenti!
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Grazie! Anche per me…non mi stanca mai! 🙂
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